“Giudizi universali”

24 giugno 2008 alle 00:23 | Pubblicato su Libri | Lascia un commento

«Giudizi universali» è il primo libro scritto da Andrea Festa, anche se erano stati già pubblicati alcuni suoi racconti nella raccolta di A.A.V.V. edita da Michele di Salvo editore dal titolo “La memoria” (collana Eco-grafie 2005). Anche sul web si può trovare qualcosa di Andrea; ma la sua prima vera fatica letteraria è rappresentata da questo “saggio sulla condizione umana”. E’ la storia di Eulalia, una ragazza afflitta sin dalla nascita da una grave malattia genetica che la fa invecchiare precocemente.  Eulalia un giorno incontra, in circostanze rocambolesche, Maurizio Famoso, giovane giornalista di belle speranze, oltre che di bell’aspetto. A quell’età si sa, per un addetto della carta stampata, lo scoop potrebbe rappresentare il trampolino di lancio fondamentale per dare una sferzata sia alla carriera professionale che alla vita privata. Famoso intuisce da subito quale occasione gli sia capitata tra le mani nell’incontrare quella ragazza. Avere l’esclusiva in una specie di “grande fratello” insolito, dove la fine della trasmissione giunge con la morte della ragazza non è cosa che capita tutti i giorni. Quindi Poter raccontare “in diretta” la storia di Eulalia è un’occasione più unica che rara per il giovane giornalista che vede avvicinarsi nell’imminenza quella gloria e quella fama tanto agognate. Le cose però andranno diversamente nel momento in cui Maurizio inizia ad entrare nella vita privata della giovane malata. Scopre all’improvviso che il mondo che lo circonda non gli appartiene. Nasce una bella amicizia tra i due che mieterà molte vittime: tra i primi a pagarne le conseguenze, la bellissima Francesca, promessa sposa di Famoso che vede il proprio uomo sfuggirle dalle braccia proprio alla vigilia del matrimonio e per colpa di una storpia. Una brillante carriera gettata alle ortiche per poter seguire Laila in un viaggio in America dove i due ritroveranno la loro pace dei sensi. L’incredibile storia di quella ragazza deforme, con il destino segnato, la morte dietro l’angolo in ogni momento della giornata avrebbe dovuto essere lo scoop tanto atteso da gettare in pasto all’opinione pubblica sempre più assetata di storie drammatiche che, una volta ascoltate, aiutano a superare le proprie difficoltà, come una sorta di analgesico dei problemi della vita. Ma per Maurizio Famoso, non sarà così. Il caso umano, la genuinità intellettuale di Eulalia che gli aprirà gli orizzonti non erano stati messi in preventivo. Egli rimarrà al capezzale della ragazza fino alla fine, anche se, per deviazione professionale, non si asterrà dall’utilizzare un registratore per poter consegnare ai posteri le sue ultime parole, gli ultimi sospiri, l’ ultimo delirio di uno scherzo della natura che in fondo ha sempre amato pur essendole stata inclemente.

 

Andrea Festa è nato ad Avellino 28 anni fa e vive a Monteforte Irpino, un paesino tra le montagne, non molto distante dalla città nativa. Ha conseguito brillantemente la laurea in economia ed è dottorando in ricerca all’Università di Bologna. La sua vita è caratterizzata dalla passione per la lettura e la scrittura. La vena di scrittore la si può notare in questo primo romanzo.

 

 

L’amore ai tempi del colera

29 dicembre 2007 alle 11:43 | Pubblicato su Cinema, Libri | 8 commenti

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Questo libro del grande scrittore colombiano Gabriel Garcìa Marquez è tornato alla ribalta dopo più di vent’anni dalla sua pubblicazione, perché nelle sale cinematografiche è appena uscito l’omonimo film che vede protagonista femminile la nostra bravissima attrice Giovanna Mezzogiorno, nei panni di Firmina Daza. Mi è capitato di leggere questo libro circa una decina di anni fa e con tutta franchezza devo dire che non è proprio il mio genere letterario. Tuttavia l’opera di Marquez è un capolavoro della letteratura romantica che narra l’amore mai domo di Florentino Ariza verso la più bella donna del Caribe, Firmina Daza, conosciuta bambina e amata fino in vecchiaia. Un amore mai corrisposto per più di 50 anni. Nel frattempo la giovanissima Fermina, proveniente dall’alta borghesia colombiana, sposa il ricco dottor Urbino. Dal matrimonio nascono due figlie e la vita scivola via fino a quando la donna dopo 53 anni, sette mesi e undici giorni di matrimonio rimane vedova e Florentino finalmente può farsi avanti per coronare il sogno di tutta un’esistenza. Fermina, ormai nonna, col passare del tempo, sopìto il ricordo del marito defunto, saprà ricambiare questo sentimento.

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