IdV e la questione Morale

21 marzo 2009 alle 09:10 | Pubblicato su Politica | 2 commenti

di-pietro1Da sempre l’IdV, il partito del Tonino nazionale ha fatto, a ragione, della questione morale un modus vivendi della politica del partito. Peccato però che su questo argomento di attualità nello scenario politico cittadino,  vi sia un percettibile accanimento mediatico (anche ieri sul nuovo quotidiano di Puglia l’intervendo diretto di San di Pietro da Trebisacce) contro persone indagate che, fino a prova contraria, sono innocenti. Già un paio d’anni addietro nella nostra Casarano furono messi alla gogna mediatica imprenditori, alcuni di loro noti benefattori,  rivelati su giornali e siti locali alla stregua di delinquenti comuni. Oggi, con le dovute proporzioni, si ripete la storia con Ivan De Masi, che, indagato per questioni inerenti la sua sfera professionale, fino a prova contraria è un uomo innocente che non ha commesso alcun reato. Perchè tutti noi dovremmo metabolizzare il fatto che essere indagati non significa essere colpevoli. La giustizia, sulla quale tutti noi riponiamo la massima fiducia, farà il suo corso. Detto ciò vorrei sottolineare che la campagna moralizzatrice di Di Pietro, sulla quale credo tutti siano d’accordo, ha assunto in questa vicenda dei connotati che rasentano il grottesco, come la decisione dell’IdV di non candidare l’imprenditore casaranese. Mettere il veto su De Masi è l’ennesima riprova che la politica locale ha paura di quest’uomo, il quale ha la sola “colpa” di voler mettere in pratica il suo dinamismo imprenditoriale a disposizione della “Res Publica”. La politica casaranese ha paura della meteorite De Masi che cadendo su Palazzo dei Domenicani, provocherebbe l’estinzione dei soliti dinosauri che da più di 15 anni si spartiscono “cacciagione e selvaggina”. Orbene penso che tutti casaranesi si siano stancati delle false promesse e della propaganda sterile. Alla politica del “dire” e dell”Apparire” si sostituisca quella del “fare”, senza tanti proclami in pompa magna che non conducono mai a nulla di concreto. Al buon Ivan De Masi non gli resta che lasciare stare i partiti e formare un movimento cittadino che sia libero da tutti gli “ismi” e dalle ideologie preconcette. Uomini di buona volontà, di destra, di sinistra, di centro, di sopra e di sotto,  disposti a lavorare tutti insieme per il bene comune, peril cambiamento, quello vero e non quello demagogico. Riportare su basi  solide il rilancio dell’economia di un paese ormai alla deriva.

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